DELICATE E FORTI COME FIORI NEL DESERTO

"Solo chi vive nel deserto ne conosce il silenzio 

Che scende da ogni stella palpitante

E dalla bianca tomba della luna"

Canto dei beduini del Sahara

Per l’estate AFROCHIC propone una capsule collection ricercatissima: caftani che parlano di passeggiate nel deserto. Capi iconici che ricordano le atmosfere da Mille e una notte. I caftani sono realizzati con tessuti fatto a telaio e dipinti a mano tradizionali del popolo Saharoui(Marocco).

Nel VII secolo a.C. IL CAFTANO era indossato indifferentemente da uomini e donne, aperto sul davanti, con ampie maniche, e si contrapponeva al costume delle civiltà classiche (Greci e poi Romani) che al contrario prevedeva tessuti drappeggiati attorno al corpo non cuciti. È stato introdotto nel mondo della Moda dalla mitica Diana Vreeland che, affascinata dall’eleganza di questo capo dopo un viaggio in Marocco, decise di esportarlo negli Stati Uniti negli anni Cinquanta. Uno dei più celebri stilisti a farsi ispirare dal caftano è stato Yves Saint Laurent, oltre a Emilio Pucci, che ha elaborato con le sue fantasie la struttura di questo versatile indumento. Il caftano apparve anche in alcune pellicole, portando con sé il suo charme senza tempo, caratterizzando personaggi femminili dalla personalità forte. Fra questi è da ricordare Romy Schneider nel film “La Piscina”, in cui indossa un caftano durante una cena nella splendida villa della Costa Azzurra. La sua versione più “pop”, in cotone coloratissimo, da portare sui jeans, è diventata una delle bandiere dell’abbigliamento hippie, un capo trasversale unisex, simbolo di reazione allo strapotere della cultura occidentale. Era spesso indossato dai leggendari musicisti rock dell’epoca. La sua versione tradizionale e sontuosa è il simbolo della tradizione marocchina, tanto che la stilista Samira Haddouchi ritiene che il caftano sia il miglior ambasciatore del Regno del Marocco a livello internazionale, grazie alla capacità degli stilisti marocchini di ricrearlo restando coerenti con la modernità, senza dimenticarne l’identità culturale. Il caftano è una eredità di generazioni, viene indossato in tutte le cerimonie importanti, fidanzamenti, matrimoni e battesimi.  Momenti in cui si manifesta in tutto il suo splendore. La Moda nel corso degli anni ha più volte riproposto il caftano, rivestendolo di dettagli nuovi, all’insegna della contaminazione. Perfetto per una silhouette “curvy”, è un capo senza età, adatto alle giovanissime nelle versioni più leggere, fino alle icone dell’Advanced style, che lo scelgono per il suo connubio indissolubile fra eleganza informale e preziosità.

Approfondimento sul popolo Saharawi

Prima di partire guardo e riguardo l’atlante. Penso che sia datato, del resto chi ne possiede uno nel 2018? Allora cerco online ma nulla. Non c’è traccia della Repubblica Arabo democratica del Saharawi. Ufficialmente non esiste.

Da circa trent’anni il popolo Saharawi vive in campi profughi improvissati tra Marocco e Algeria. Coraggiosamente difende  la propria identità senza accettare di piegarsi alle pretese di annessione da parte del Marocco, interessato a sfruttare le notevoli riserve di fosfati presenti nella zona.

I Saharawi sono una popolazione musulmana di origine Berbera.  Sono nomadi del deserto e abituati a vivere in tribù matriarcali. A modo loro, per le vicende politiche degli ultimi trent’anni, che li hanno divisi tra campi profughi e paesi stranieri, sono ancora un popolo nomade, in “transito” verso quella indipendenza in cui ancora credono strenuamente.

Il deserto. E il tè.

Limited Edition
Manifattura Made in Italy 🇮🇹
Tessuti Made in Marocco 🇲🇦
Ringraziamo Kifesh- Made in Marocco per la collaborazione per i tessuti 🙌

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