FLUX, LASCIA CHE TUTTO ACCADA! Scopri l'anteprima dello shooting della nuova capsule in seta/wax Afrochic

FLUX

LASCIA CHE TUTTO ACCADA

Afrochic sta per presentare la nuovissima capsule di camicie in seta stampata wax, FLUX è una collezione preziosa in cui la seta che parla di Oriente si unisce alle tradizionali stampe wax dell'Africa Occidentale. Un viaggio tracciato da tessuti e tecnologie innovative ti porterà nell'era dell'iperchic!

Afrochic è il primo brand al mondo ad aver sperimentato questo connubio grazie alla collaborazione con una delle più importanti aziende seriche italiane la Ratti Spa di Como. 

Lunedì è stato realizzato lo shooting sotto la direzione creativa di Ida Chiatante e della fotografa Anna Agrusti con il contributo speciale dei meravigliosi gioielli in pietre dure di Gemmarium e delle creazioni in argento di Giovanni Raspini forniti dalla storica Gioielleria Carriero di Martina Franca. 

 

@credits gemmariumitalia

@credits giovanni raspini

Vogliamo portarti sulla "via della seta", vieni con noi!

Le origini storiche della lavorazione della seta a Como risalgono al XVI secolo, ma è soprattutto con l’industrializzazione nella seconda metà dell’Ottocento in Lombardia che la città lariana conquista la leadership europea della produzione e dell’esportazione dei preziosi tessuti. In Lombardia l’arte della filatura e della tessitura si è fatta strada già nel 1300, per questo la produzione di seta ha subito trovato terreno fertile per il suo sviluppo. Un secolo dopo Ludovico Sforza, che affiancava il nipote Gian Galeazzo Maria Sforza prima di divenire egli stesso duca, introdusse la coltivazione del gelso nelle campagne lombarde, obbligando i contadini locali a impiegare i loro terreni proprio per la pianta, proveniente dalla Sicilia, considerata nutrimento essenziale per il baco da seta.

Ludovico Sforza, lo ricordiamo, era detto il Moro e sull’origine del suo soprannome ci sono diverse interpretazioni, una delle ipotesi più accreditate è che esso derivasse proprio da bombix mori, il nome latino del gelso, che in dialetto lombardo si dice murùn (morone). Durante il suo ducato, Ludovico il Moro rese Vigevano il più importante centro tessile lombardo, ma fu Como a diventare la città della seta per eccellenza nei secoli successivi, tanto che nel XVIII secolo ben il 93% del territorio comasco era dedicato alla coltivazione dei gelsi per i bachi da seta e lì intorno sorgevano filande e tessiture.

 

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Maison Afrochic

via Cavour 21

Martina Franca

Si riceve solo su appuntamento t. 3387933391 

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